Documento2-1“La gabbianella”, grazie ai contributi a sostegno dei progetti di cui alla L.R. 35/2018 “Veneto, Terra di Pace” della Regione Veneto, ha portato a termine il progetto “Reportages di guerra”.

I professori del plesso “Dante Alighieri” e “Pier Fortunato Calvi” hanno trattato i temi della Prima Guerra Mondiale all’interno di una specifica ricerca, in quanto, nel programma normale di storia, l’argomento sarebbe stato trattato a fine anno. Come previsto dal progetto dall’associazione concepito, i professori hanno esortato i ragazzi a chiedere notizie e documenti inerenti la guerra “15-18” presso parenti anziani e sono emerse alcune fotografie significative (la foto dei bisnonni in divisa, il racconto di una famiglia sfollata per via dell’invasione austriaca e altri ricordi di famiglia). In particolare, una nipote di Lia Finzi (che spesso ha recato testimonianza sulle leggi razziali del 1938, da lei direttamente subìte) è risalita, con l’aiuto della nonna, a ricordi di famiglia riguardanti i bisnonni.

La scoperta della relativa distanza generazionale della “Grande Guerra” da noi rende il suo studio meno lontano e meno scolastico. La guerra nel Veneto quindi c’è stata: le due guerre mondiali lo hanno coinvolto, ma il Veneto è “Terra di Pace” da due o tre generazioni e per fortuna la guerra è diventata storia: questo è stato uno dei concetti che i ragazzi hanno acquisito.

Ci sono invece tanti luoghi nel mondo in cui ragazzi convivono con la guerra e la reporter Barbara Schiavulli, giornalista da noi chiamata a partecipare al progetto, ha narrato esperienze dirette da lei vissute in Iraq e in Palestina, sia nella sede centrale della scuola che presso la sezione staccata “Pier Fortunato Calvi”. Le narrazioni sono state corredate da slides, i ragazzi ne sono rimasti molto colpiti e hanno fatto molte domande sulle diverse sfaccettature della narrazione degli scenari di guerra che potevano vedere. Soprattutto le fotografie, con la loro drammatica durezza, sono state oggetto di osservazioni collettive. Successivamente, alcuni ragazzi hanno colorato, con tinte scelte da loro, foto prima passate allo scanner ed elaborate dai professori, perché risultassero in bianco e nero. Hanno quindi inserito aspetti di fantasia in quelli di realtà; anche le foto, così rielaborate, saranno inserite sul giornalino. A quel punto, alcuni ragazzi si sono finti reporter e hanno scritto resoconti di guerra immaginari, simili a quelli ascoltati. Altri alunni hanno inventato storie di coetanei costretti a fuggire dalla guerra, ispirandosi alla storia vera di Enaiatollah Akbari, il protagonista del libro di Fabio Geda, “Nel mare ci sono i coccodrilli” ed. Baldini + Castoldi.

Il parallelismo tra la prima guerra mondiale e guerre attuali è continuato attraverso l’analisi della poesia “Veglia”, di Giuseppe Ungaretti, e la poesia “Ho dipinto la pace”, di Tali Sorek, bambina israeliana che ha cantato la pace.

Alla fine di tutti i lavori, è stato pubblicato un numero speciale e corposo del giornalino della scuola on-line dal titolo “Il messaggino del sabato”, che si può visualizzare qui.

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