Riportiamo qui di seguito un articolo pubblicato nei giorni scorsi sia dalla “Nuova Venezia” che dal “Gazzettino” e cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno reso possibile anche quest’anno il “Progetto Spiaggia”.
Un bambino in costume da bagno e con un paio di “mezzi guanti” rossi, di lana, una bimba con una parrucca bionda e degli occhiali grandi di tartaruga, dei piccini di un anno o due con dei cappellini in testa fatti a punta, e una trentina di bambini dagli occhi ridenti che seguivano i giochi del “mago” Andrea Cappelletto ( in realtà clown per i bambini in ospedale) … questa la scena che accoglieva il visitatore della bella spiaggia di S. Nicoletto nella radiosa giornata di venerdì 6 settembre. Nessuno avrebbe capito chi tra quei bambini vive di fatto recluso con la madre nel carcere della Giudecca. Tutti i bambini erano abbronzati, tutti abituati a stare all’aperto con le loro amiche adulte….
Tra le tante feste importanti che ci sono a Venezia in questi giorni, la conclusione del “progetto spiaggia 2013” della Gabbianella può lasciare indifferenti, eppure l’attuazione del progetto, che è stato realizzato senza alcun finanziamento pubblico, ha del miracoloso. Infatti, anche senza i finanziamenti del CSV, al quale l’Associazione non appartiene più per volontà della Regione Veneto, e che ne avevano permesso il funzionamento nel passato, il progetto ha avuto ugualmente le caratteristiche degli anni scorsi: i bambini del carcere (ora ICAM) si sono recati in spiaggia per tre volte a settimana, lasciando le madri alle 9 e tornando dalle stesse alle 18, grazie a forme di semi-volontariato, cioè una mescolanza di lavoro retribuito e non retribuito. Ad ogni bambino sono state regalate 27 ore settimanali di spazio, di “libertà”, di contatto con il mare: circa 100 ore mensili a bambino per cinque bambini per tutta la stagione balneare.
Non nuotando nell’oro, l’Associazione ha risparmiato sul cibo, coinvolgendo le mamme, che lo dovevano preparare per i bambini, e ha utilizzato molti giocattoli, creme e shampoo dagli anni scorsi, conservati prudentemente in frigorifero. La Venezia Spiagge ha deciso, dopo attenta riflessione volta a non commettere discriminazioni tra “La gabbianella” e altre associazioni, che avrebbe ospitato gratuitamente i bambini che ne avevano bisogno e gliene siamo grati.
Per i bambini le uscite sono state fonte di gioia e divertimento. Le loro mamme, vedendo le fotografie scattate ai bambini in acqua o sulla spiaggia si sono quasi commosse. Di certo i racconti che i bambini fanno loro le lasciano perplesse, come quando essi hanno raccontato di essere saliti si di una grande nave (il ferry-boat) o di avere fatto un grande giro con i motoscafi di “Ali laguna”… ma le foto parlano chiaro e tolgono ogni dubbio.
Oltre che ai bambini dell’Istituto a Custodia Attenuata per Madri, di recentissima istituzione, la capanna è stata aperta alle famiglie che ci sono state indicate dalla municipalità di Venezia quest’anno e a quelle che ormai seguiamo da tempo.
Una dolcezza particolare dà il ritrovare bimbi che ormai non sono più nel carcere, ma ci riconoscono e si rapportano a noi come non ci avessero mai lasciato; una tristezza particolare il non poter più avere, tra i “nostri”, magari accompagnati dai genitori, i bambini che abbiamo cresciuto nelle nostre case in affidamento.
L’autunno sta per cominciare, il periodo più bello per i piccoli reclusi innocenti, spesso di origine straniera, se ne va… ci auguriamo che tutti possano frequentare l’asilo nido e la scuola materna, che l’avere vissuto l’esperienza del contatto con il sole e il mare per tante giornate dia loro sostegno e speranza. Le stagioni si alternano, speriamo che anche per loro ci sia presto la stagione della libertà e dell’inserimento pieno nella società italiana, assieme alle loro famiglie.
Carla Forcolin