WhatsApp Image 2020-04-03 at 15.06.59Pubblichiamo qui di seguito un testo della nostra presidente, Carla Forcolin, ispirato dall’articolo di Luigi Manconi, pubblicato su “La Repubblica”.
Clicca qui per visualizzare l’articolo di Luigi Manconi.
 

Ho visto con piacere che il problema dei bambini in carcere, di cui l’ associazione “La gabbianella” si è occupata per 15 anni, è stato sollevato da un autorevole professore, Luigi Manconi, su Repubblica del tre aprile.

Egli chiede che i bambini vadano in case famiglia con le madri invece che stare in carcere e per questo invita a costruirne di nuove.

Mi sento in dovere di dire che, anche se si facessero altre case-famiglia, in certi casi i bambini resterebbero in carcere lo stesso, perché il motivo principale per cui spesso vi restano non è l’assenza di un posto dove andare, ma il parere del magistrato che deve considerare la pericolosità sociale della madre detenuta.

Nei lunghi anni di volontariato trascorsi in carcere, ho visto due madri fuggire non appena giunte a forme di esecuzione penale in casa-famiglia. Inoltre per alcune di esse è la lunghezza della pena l’impedimento ad uscire o l’aver compiuto dei reati particolari …

Se non si vogliono staccare i bambini dalle madri o se non si vuole dare l’impunità a tutte le madri, bisogna rassegnarsi ad avere comunque un piccolissimo numero di bambini che le seguiranno negli Icam e nei nidi. Per loro però vanno ripensate alcune cose: l’età entro la quale devono rimanere con la madre (sei anni sono davvero troppi!); la certezza della frequenza della scuola dell’infanzia; il mantenimento del rapporto con il padre, se c’è; la programmazione attenta, fatta con la mamma, della loro vita; la prosecuzione del rapporto con la madre nel caso il figlio esca.

Se ci armiamo di realismo, forse alcuni di questi bambini, che ora vivono rinchiusi e quasi in isolamento, perché sono pochi, potrebbero soffrire meno.

Ora, al tempo de Coronavirus, si dovrebbe capire per ciascuno di loro se un’uscita è possibile, andando magari da parenti affidabili, se ci sono. Meglio uscire con la mamma, ma se non si potesse, anche il padre o i nonni potrebbero andare bene, vedendo la mamma con Skype.

Carla Forcolin (presidente ass. “La gabbianella”)

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